Concluso il cantiere del secolo a Bondo

Oggi, il Comune di Bregaglia ha ufficialmente inaugurato la conclusione del cosiddetto "cantiere del secolo", un progetto che ha visto la realizzazione di nuovi argini, strade e ponti per proteggere Bondo e le frazioni vicine dalle colate detritiche. All'evento hanno partecipato oltre 500 persone.

Il sindaco di Bregaglia, Fernando Giovanoli, e il responsabile dell'Ufficio tecnico comunale, Marcello Crüzer, hanno sottolineato che, nonostante la conclusione dei lavori, non si tratta di un giorno di festa, in rispetto delle otto vittime che otto anni fa persero la vita. Giovanoli ha criticato il sistema giudiziario per i ritardi nel processo legato alla tragedia, ora previsto per il 2026.

Il progetto, iniziato l'11 settembre 2021, ha coinvolto diverse figure professionali, tra cui ingegneri e architetti, e ha portato al rialzamento di strade e ponti di oltre cinque metri, per prevenire danni futuri in caso di nuove colate dal Pizzo Cengalo.

Per l'occasione, il Comune ha inviato 3.000 inviti, quasi il doppio della popolazione della Val Bregaglia, a rappresentanti politici, squadre di progetto, imprese coinvolte e donatori, che hanno contribuito con 14 milioni di franchi. Tra i presenti, 120 benefattori hanno partecipato all'evento a Promontogno.

La Consigliera di Stato grigionese, Carmelia Maissen, ha elogiato la solidarietà dimostrata durante il progetto, definendola una forza che continua a sostenere la comunità. Nel pomeriggio, i partecipanti hanno visitato i nuovi ponti e il sentiero lungo gli argini.

Kathrin Schneeberger, direttrice dell'Ufficio federale dell'ambiente, ha descritto il progetto come esemplare, ben integrato nel contesto storico e paesaggistico della regione. Anche Maissen ha lodato l'uso dei sassi del Pizzo Cengalo nell'opera, simbolo della resilienza alpina.

Concludendo, Maissen ha affermato che il progetto Bondo II rappresenta sia un ricordo che un segnale di speranza per il futuro, permettendo a Bondo di guardare avanti con fiducia.