Premio assegnato per il recupero e la valorizzazione di documenti storici delle vallate grigionesi e per il rafforzamento della lingua italiana attraverso pubblicazioni e ruoli redazionali
La ricercatrice e dottoressa in lettere Miriam Nicoli è stata insignita del premio della Pro Grigioni Italiano (PGI) "Fatti di parole 2025". Alla base del riconoscimento vi è il suo impegno per la promozione della lingua italiana e della cultura italofona in Svizzera.
Secondo la PGI, le ricerche di Nicoli hanno consentito di riscoprire e rendere accessibili documenti storici raramente consultati, provenienti dal Grigionitaliano e da altre vallate grigionesi. "Le sue ricerche hanno valorizzato le storie quotidiane e locali, conferendo loro pari dignità rispetto a quelle di altre aree linguistiche più studiate", scrive oggi il sodalizio in un comunicato.
Attualmente la dottoressa sta lavorando a un progetto che mira a valorizzare le fonti storiche conservate negli archivi del Moesano, della Valposchiavo e della Val Bregaglia. L'obiettivo è diffondere la conoscenza della storia e della memoria del Grigionitaliano anche oltre i confini nazionali. Inoltre è in corso la pubblicazione di un suo studio dedicato alla ticinese Adriana Ramelli (1908-1996), letterata e prima donna in Svizzera a capo di una biblioteca cantonale (quella di Lugano).
Accanto all'attività di ricerca, Nicoli ha collaborato e collabora tuttora con diverse riviste scientifiche. Ricopre inoltre il ruolo di codirettrice scientifica della collana "Travaux sur la Suisse des Lumières" (lavori sulla Svizzera dell'Illuminismo). A partire da luglio di quest'anno è entrata a far parte del comitato redazionale della "Rivista della storia svizzera". Il suo obiettivo in questi due ruoli è quello di rafforzare la presenza della lingua italiana.