Luganese

Oltre 1’300 firme contro i licenziamenti alla Società navigazione

La petizione, promossa dal Sindacato del personale dei trasporti, verrà recapitata alla direzione Snl. Che replica: ‘Disdette su criteri organizzativi’

Anche un pacco di ricci di castagne
20 ottobre 2025
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Sono 1’341 le firme raccolte dalla petizione promossa dal Sindacato del personale dei trasporti (Sev) contro i licenziamenti ritenuti ingiusti e antisindacali alla Società navigazione Lago di Lugano (Snl), che serve i due bacini lacustri ticinesi. Lo rende noto il Sev stesso, precisando che le adesioni verranno recapitate per posta alla direzione della Snl assieme a un pacco con ricci di castagne.

Perché proprio ricci di castagne? “È la versione ‘nostrana’ del cactus – spiega il Sev nella nota – ed è quindi un segnale di disapprovazione contro l’agire di Snl”. La vicenda, per sommi capi, è nota: a fine luglio la società effettua i licenziamenti, dopo aver disdetto il Contratto collettivo di lavoro (Ccl). “Una strategia chiara per eliminare dal tavolo negoziale chi aveva rilevato diverse situazioni preoccupanti: gestione poco trasparente della Cassa pensioni, aggiramento del Ccl del Lago Maggiore, irregolarità nell’ambito della Legge sulla durata del lavoro e rispetto dell’Ordinanza”, aggiunge il sindacato.

L’azienda, sempre secondo la ricostruzione sindacale, avrebbe quindi volutamente colpito non tre dipendenti qualsiasi ma tre voci critiche, in quanto uno era membro della commissione del personale, uno candidato per rappresentare il personale nel Consiglio di fondazione della Cassa pensioni e uno ha fatto intervenire il Sev per questioni relative alla citata Legge sulla durata del lavoro. “Ai nostri occhi questi licenziamenti non sono una coincidenza: sono un attacco diretto e deliberato contro l’attività sindacale. Sono il chiaro segnale di una politica di repressione e intimidazione. Non è accettabile che ciò avvenga, a maggior ragione in un’azienda che riceve finanziamenti pubblici!”. La petizione (sottoscritta dai collaboratori delle varie aziende di trasporto svizzere e in particolare quelle attive nella navigazione), ricordiamo, chiede: il ritiro immediato dei licenziamenti, l’intervento delle autorità politiche e istituzionali del cantone e della città, lo stop ai finanziamenti pubblici.

Da parte sua, la Snl ha reagito con un’altra nota, sottolineando che i licenziamenti sono due – il terzo sarebbe uno “scioglimento consensuale” – e che queste misure sono state decise “esclusivamente in base a criteri organizzativi” e maturate “al termine di un approfondito confronto e di un percorso condiviso con la controparte sociale, l’Associazione Aptlt (Associazione del personale terrestre e lacuale Ticino, che rappresenta la maggioranza dei dipendenti, ndr)”. “Una riduzione esigua, seppur dolorosa – conclude la direzione – del personale che dimostra come il processo in corso, nonostante un disavanzo di oltre 900mila franchi nel 2024, ponga la tutela dei circa 100 posti di lavoro in Snl in cima alle proprie priorità”.