Mendrisiotto

Sul Generoso si testa la gestione delle acque piovane lungo i sentieri

Il progetto mira a rendere gli itinerari più fruibili e sicuri e farà da modello per tutte le realtà turistiche del cantone

La sperimentazione durerà due anni
(Ti-Press)
22 ottobre 2025
|

Il Monte Generoso sarà al centro di un progetto pilota che darà modo di testare i sistemi di gestione delle acque meteoriche lungo i sentieri escursionistici. La sperimentazione, che si protrarrà sull'arco di due anni, ha già preso il via ufficialmente e vede sul campo l'Organizzazione turistica regionale, Ticino sentieri e il Dipartimento del territorio, uniti da una iniziativa di carattere innovativo. L'intervento, che si focalizzerà sull'itinerario che dal Fiore di Pietra conduce alla Bellevista, prevede, si spiega in una nota, l'installazione di "diversi tipi di canalette e sistemi di drenaggio, al fine di testarne l’efficacia in condizioni reali e diversificate".

Il tratto di sentiero sarà quindi tenuto sotto stretta osservazione. Poi, al termine del test, i dati raccolti, si fa sapere, "permetteranno di redigere un manuale tecnico che illustrerà quali tipologie di canalette si dimostrano più efficaci in base alle condizioni del terreno, alla pendenza e al tipo di fondo". A quel punto si passerà alla fase di ripristino e posa delle soluzioni ritenute più performanti. Non solo, le linee guida saranno condivise con le altre Organizzazioni turistiche regionali, offrendo, si annota, "uno strumento utile a ottimizzare gli interventi futuri su tutto il territorio cantonale".

Del resto, con questo progetto, si rimarca, si farà "un importante passo avanti verso una gestione sostenibile e tecnica della rete escursionistica", nel segno della sua fruibilità e sicurezza. «Le acque meteoriche rappresentano una delle principali cause di degrado dei sentieri di montagna. Con questo progetto – conferma Martino Cattaneo, responsabile della rete escursionistica regionale ufficiale – vogliamo raccogliere dati concreti per individuare soluzioni tecniche sostenibili, durature e replicabili anche in altri contesti. L’obiettivo finale è garantire sentieri più sicuri e meglio conservati, anche in un contesto climatico in veloce evoluzione».