Estero

Gabbard svela nome di agente CIA sotto copertura, tensioni nell'intelligence USA

La direttrice della National Intelligence pubblica lista di dirigenti con nullaosta revocati, inclusa una spia sotto copertura

28 agosto 2025
|

Purghe e caos anche nell'intelligence, sotto l'amministrazione Trump. Tulsi Gabbard, direttrice della National Intelligence, ha colto di sorpresa la CIA la scorsa settimana includendo un alto funzionario dell'agenzia di spionaggio sotto copertura in un elenco - postato su X - di 37 dirigenti, attuali ed ex, a cui aveva revocato i nullaosta di sicurezza. Lo rivela il "Wall Street Journal".

Si tratta di un esperto di lunga data di Russia, che ha ricoperto incarichi di intelligence per oltre 20 anni e ha lavorato dal 2014 al 2017 come esperto di Russia ed Eurasia presso il National Intelligence Council.

La maggior parte delle 37 persone aveva partecipato a valutazioni di intelligence relative al tentativo della Russia di influenzare l'esito delle elezioni presidenziali statunitensi del 2016 o aveva firmato una lettera del 2019 che chiedeva l'impeachment del presidente Donald Trump.

Gabbard, scrive il giornale, non sapeva che l'agente della Central Intelligence Agency stesse lavorando sotto copertura e il suo ufficio non si è consultato in modo significativo con la CIA prima di pubblicare la lista, consegnandola solo la sera prima della pubblicazione. In un promemoria che annunciava le revoche, Gabbard ha affermato di aver agito su ordine di Trump.

L'episodio mette in luce la tensione in corso tra i vertici dell'intelligence statunitense. Gabbard e il direttore della CIA John Ratcliffe hanno avuto divergenze a luglio, quando lei ha declassificato un documento con pochi omissis sull'influenza russa nelle elezioni americane del 2016. La CIA avrebbe voluto oscurare una parte maggiore del rapporto perché rivelava fonti e metodi sensibili dell'agenzia.

"Un direttore intelligente della National Intelligence si sarebbe consultato con la CIA" prima di identificare l'agente sotto copertura, ha affermato Larry Pfeiffer, ex capo dello staff dell'agenzia di spionaggio. "Potrebbe potenzialmente mettere a rischio le procedure di copertura della CIA. Potrebbe mettere a repentaglio le relazioni con i governi stranieri", ha aggiunto.