Adsp ha dato il via libera al rinnovo della concessione per il terminal Gpt al gruppo Spinelli (51% Spinelli, 49% Hapag Lloyd) fino al 2054 ma con una serie di prescrizioni. Il nuovo titolo ridefinisce le condizioni operative del terminal riconducendole alla funzione multipurpose in modo da conformarsi alla sentenza del Consiglio di Stato che un anno fa aveva annullato la concessione, su ricorso di Psa Sech proprio motivandolo con la prevalenza dei container nell'attività del terminal, in contrasto con quanto stabilito dall'attuale Piano regolatore portuale. Il Comitato di gestione dell'Adsp del Mar ligure Occidentale ha deliberato quella che tecnicamente è una "rinnovazione" della concessione del 2018, rimodulata adeguandola appunto ai vincoli sul traffico container. Questa mattina la Commissione consultiva aveva già dato il primo via libera con due astensioni. E ci sono state due astensioni anche nel voto del Comitato portuale. Con questo atto l'Adsp ha scelto di dare una soluzione definitiva e non procedere ancora per proroghe nell'attesa che il Consiglio di Stato depositi la decisione, a seguito dell'udienza del 17 giugno scorso, sulla richiesta di revocazione dell'annullamento della concessione presentata da Spinelli e Adsp, che finora non è ancora arrivata. Proprio oggi è scaduta la seconda proroga provvisoria della concessione, provvedimento che era stato avviato per non interrompere il lavoro del terminal che avrebbe danneggiato i dipendenti e il porto. La "rinnovazione" garantisce la continuità dei traffici e la tutela dell'occupazione in coerenza con la pianificazione portuale. Nel dettaglio, il terminalista dovrà dotarsi di una serie di mezzi di movimentazione ma soprattutto non potrà effettuare investimenti tipici di terminal full container e dovrà riorganizzare il layout sulla base delle prescrizioni. "Finalmente siamo arrivati ad una conclusione del dossier riguardante la concessione al gruppo Spinelli/ Hapag-Lloyd: è stata trovata una soluzione nel nome del buon senso e nel rispetto delle regole e della sentenza, ma soprattutto per la tutela occupazionale di 650 lavoratori" commenta Mauro Scognamillo, segretario generale Fit-Cisl Liguria. "Dopo l'attesa durata quasi un anno con un'assoluta incertezza su quello che sarebbe potuto accadere con ricorsi, controricorsi e battaglie a colpi di carte bollate - aggiunge - oggi deve essere considerato un momento di ripartenza per il porto di Genova che deve rilanciarsi valorizzando donne e uomini che ogni giorno lavorano nel nostro scalo".