La Commissione europea sfida la Cina e presenta un piano per difendere l'industria siderurgica dagli effetti della sovraccapacità globale. La proposta - ha annunciato sulla rete sociale X il vicepresidente dell'esecutivo comunitario Stéphane Séjourné - prevede di dimezzare le importazioni di acciaio a dazio zero e raddoppiare dal 25% attuale al 50% i dazi per le quote extra.
"Questa è la nuova clausola di salvaguardia sull'acciaio. Questa è la reindustrializzazione dell'Europa", ha sostenuto il 40enne francese. Il testo è stato presentato a Strasburgo (Francia) in conferenza stampa.
La proposta, presentata da Séjourné e dal commissario per il commercio, Maros Sefcovic, sostituirà le attuali tutele per l'acciaio in scadenza a giugno 2026. La sovraccapacità siderurgica "è un problema globale che richiede un'azione forte, autentica e congiunta da parte di tutti i partner", osserva Bruxelles, spiegando che il piano risponde all'appello di lavoratori, industria e Stati membri per offrire una protezione stabile al settore, salvaguardare i posti di lavoro e sostenere la transizione verde. Uno scudo atteso da tempo da un comparto - colpito anche dai dazi al 50% applicati dal presidente statunitense Donald Trump - travolto dall'acciaio cinese sovvenzionato che inonda il mercato europeo, mettendo in difficoltà anche il settore automobilistico.
Il pacchetto di tutele s'inserisce anche nel quadro dell'accordo sui dazi raggiunto a fine luglio tra Bruxelles e Washington che prevede un'intesa di principio per dare vita a una "alleanza dei metalli", con l'obiettivo di proteggere le rispettive produzioni dalla concorrenza di Pechino.
"La Commissione continuerà a collaborare con l'industria per proteggere e creare posti di lavoro di qualità, e con gli Stati membri e i partner globali, anche a livello della Wto (Organizzazione mondiale del commercio), per trovare soluzioni a lungo termine alle sfide comuni", ha sottolineato la presidente dell'esecutivo comunitario Ursula von der Leyen, aggiungendo che "un settore siderurgico forte e decarbonizzato è fondamentale per la competitività, la sicurezza economica e l'autonomia strategica dell'UE".
"Non stiamo chiudendo il mercato dell'UE alle importazioni dai nostri partner", ha chiarito Sefcovic. "Continueremo a commerciare con i nostri partner, con gli importatori di acciaio, ma stiamo riducendo le importazioni a dazio-zero del 47%, perché questo è stato considerato un livello appropriato per proteggere la nostra industria e salvaguardare la produzione di acciaio in Europa in un momento in cui abbiamo semplicemente bisogno di una sicurezza economica molto più forte e di offrire la necessaria protezione all'industria".
Una volta ricevuto il mandato dei Ventisette, Bruxelles avvierà colloqui con i partner commerciali - nell'ambito dell'articolo XXVIII dell'Accordo generale sulle tariffe e sul commercio (Gatt) che consente di modificare dazi e quote d'importazione previa negoziazione - per definire quote specifiche per paese. Le esportazioni da Norvegia, Islanda e Liechtenstein resteranno esenti da dazi, mentre per l'Ucraina si terrà conto della situazione di emergenza. La proposta passerà ora a parlamento e Consiglio europei, che dovranno approvarla con maggioranza qualificata.
Lo scudo commerciale per il settore siderurgico proposto oggi dalla Commissione europea "risponde alle esigenze del settore e rappresenta un vero e proprio salvagente per i produttori e i lavoratori siderurgici dell'UE". Così in una nota Eurofer, l'associazione europea dell'acciaio, commentando il piano lanciato dall'esecutivo comunitario.
Accogliendo "con favore" la proposta, gli industriali incalzano ora i due colegislatori - parlamento e Consiglio - ad "adottarla con urgenza" in modo che sia in vigore da inizio 2026.
"Si tratta di un importante passo avanti per difendere il settore e costituisce una chiara prova che il dialogo strategico sull'acciaio, avviato dalla presidente von der Leyen, sta iniziando a dare i suoi frutti", ha riconosciuto Axel Eggert, direttore generale di Eurofer. "Siamo grati per il lavoro pionieristico svolto dal vicepresidente esecutivo Séjourné e dal commissario Sefcovic per attuare il punto più urgente del piano d'azione per l'acciaio e i metalli. Questa misura commerciale è fondamentale per preservare non solo il settore e la sua forza lavoro, ma anche la spina dorsale dell'indipendenza industriale e della transizione verde dell'UE", ha aggiunto Eggert.