Estero

Kiev, 'sanzioni riducono al collasso l'aviazione civile russa'

8 ottobre 2025
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Le sanzioni internazionali contro Mosca stanno riducendo al collasso le compagnie aeree russe, che entro il 2030 rischiano di perdere centinaia di velivoli. Lo scrive Rbc-Ukraine, che cita un'analisi del servizi di intelligence estero dell'Ucraina. L'aviazione civile russa, infatti, è esclusa dall'importazione di nuovi aeromobili, di pezzi di ricambio e di servizi di manutenzione a causa delle sanzioni internazionali.

Secondo i dati dell'intelligence, 109 aeromobili di fabbricazione straniera e altri 230 velivoli di epoca sovietica di età compresa tra 40 e 60 anni saranno ritirati dal servizio. Si prevede inoltre che oltre 200 elicotteri, la maggior parte dei quali di fabbricazione russa, saranno dismessi.

Attualmente, scrive Rbc, le compagnie aeree russe gestiscono 1135 aeromobili, di cui solo 1088 volano ancora. Il resto è già stato smantellato per recuperare pezzi di ricambio. Se la tendenza attuale continua, la Russia potrebbe perdere quasi la metà della sua flotta di aviazione civile entro cinque anni. Per i vecchi aerei sovietici, secondo l'intelligence di Kiev, l'autorità aeronautica russa sta semplicemente estendendo la loro vita utile fino a 60 anni senza valutarne adeguatamente le condizioni tecniche. Lo stesso approccio è stato applicato per estendere la durata di vita dei motori SaM-146 utilizzati nei Superjet.

Il rapporto dell'intelligence rileva che i piani della Russia di incrementare la produzione nazionale di aeromobili sono falliti. Tra il 2022 e il 2025, i produttori russi hanno consegnato solo 13 nuovi velivoli invece dei 120 previsti. Nel 2025, dei 15 velivoli previsti per la consegna, solo uno è stato effettivamente consegnato dalle fabbriche. Per compensare la carenza, Mosca ha cercato di noleggiare aerei all'estero. Dopo i rifiuti di Kazakistan, Qatar, Kuwait ed Etiopia, le compagnie aeree russe hanno iniziato a utilizzare le riserve interne. La compagnia cargo Volga-Dnepr ha trasferito otto aerei Boeing ad Aeroflot, che saranno smantellati per ricavarne pezzi di ricambio e mantenere operativo il resto della flotta. Dunque, "l'aviazione russa è sull'orlo del collasso".

Nella sua ultima risoluzione - scrive Rbc -, l'Organizzazione Internazionale per l'Aviazione Civile (Icao) ha accusato la Russia di destabilizzare la navigazione aerea globale attraverso interferenze sistematiche del Gps e l'ha esortata a porre fine alle violazioni del diritto aeronautico internazionale.