La Corte Penale Internazionale avrebbe già predisposto il mandato d’arresto per Netanyahu e altri politici di spicco, eppure Tel Aviv se ne infischia
In sintesi:
In qualche mese Israele ha bruciato il capitale di empatia consegnatole dalla strage del 7 ottobre
Le accuse di antisemitismo a chi si oppone alla sua politica sono diventate strumento così ammansito dall’abuso da suscitare spesso solo un’alzata di spalle
Netanyahu in manette, un’immagine che rischia di diventare realtà