Le mani insanguinate della corruzione su una Serbia in bilico
Da tre mesi le più grandi manifestazioni dai tempi di Milošević minano, per la prima volta in tredici anni, il potere del Partito progressista di Vučić
In sintesi:
All’origine delle oceaniche proteste il controverso crollo della pensilina di Novi Sad il 1° novembre scorso: 15 morti e tanti dubbi sulla qualità dell’opera edilizia
Le bugie e le omissioni del governo hanno acceso la rabbia della società civile
Già quattro dimissioni, tra cui il primo ministro, ma Vučić non molla. Complice l’appoggio dell’Ue alla sua stabilocrazia?