Una mappa frazionata, come sospesa, imprevedibile nei suoi sviluppi. Tattica voluta. Che per ora consente a Israele di ‘guadagnare tempo’
In sintesi:
Che Medio Oriente sarà? Come cambierà la mappa regionale dopo i successi militari israeliani sui vari fronti aperti da Benjamin Netanyahu per regolare i conti dopo l’attacco terroristico jihadista del ‘7 ottobre’
Ancora non si sa. Anche e soprattutto sugli sviluppi di quella ‘pulizia etnica’ già in corso e che, sarebbe soltanto l’anticamera della deportazione verso i Paesi arabi vicini di almeno un milione di abitanti dell’enclave