Tennis

Pronto a raccogliere un’altra Stan...ding ovation

A Basilea si arricchisce di un altro emozionante capitolo la straordinaria carriera di Wawrinka

Con ancora parecchia voglia di stupire ed entusiasmare
(Keystone)
22 ottobre 2025
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È per «vivere emozioni simili» che a quarant'anni inoltrati, la sua carriera continua. Una carriera che giovedì a Stan Wawrinka riserverà un altro momento da condividere con il pubblico svizzero, il quale non mancherà di offrirgli una ‘Stan...ding ovation’ in occasione degli ottavi di finale degli Swiss Indoors.

Per colui che già fu il numero 3 al mondo, sarà il settantesimo incontro nell'ambito di un torneo del circuito Atp su suolo elvetico (e, sempre restando alle statistiche, quella renana è la trentaseiesima competizione rossocrociata a cui prende parte). Benché a saldo presenti un bilancio personale in attivo (37 successi a fronte di 32 sconfitte), niente per lui è mai stato facile davanti al pubblico amico. «Ho sempre voluto cercare di fare bella figura davanti al mio pubblico – osserva il vodese, che si è intrattenuto a lungo con gli spettatori presenti a Basilea dopo il successo colto nel primo turno in due set a spese di Miomir Kecmanović (Atp 52) –. E a volte ciò mi porta a strafare»

Nei suoi parecchi impegni su suolo elvetico in Coppa Davis, come sul circuito Atp, Stan Wawrinka ha vissuto tutti gli stati d'animo possibile. Battuto non meno di 17 volte nella sua entrata in lizza – fra cui nove volte proprio a Basilea –, qui ha tuttavia conquistato due dei sedici trofei vinti nella sua straordinaria carriera: entrambi sulla terra battuta di Ginevra, dove si era imposto nel 2016 e nel 2017 (che rimane anche l'ultimo titolo sinora vinto). Ma è a Gstaad che Wawrinka ha raggiunto la prima delle sue trentuno finali Atp, all'età di 20 anni, quando venne sconfitto dal campione del Roland Garros 2004 Gaston Gaudio. Per alzare al cielo un trofeo in Svizzera ha così dovuto attendere il suo 24esimo tentativo, riuscendoci sui campi del Parc des Eaux-Vives.

A Basilea, dove il padrone di casa Roger Federer era venerato (10 titoli alla St. Jackob Halle, di cui il suo 103esimo e ultimo), Stan è rimasto inevitabilmente ancora più a lungo all'ombra dell'uomo dai 20 Slam. Ma domenica scorsa, quando ha rievocato l'edizione 2022 e l'incredibile accoglienza che i tifosi gli avevano riservato, il suo volto si è illuminato. «Il sostegno dei tifosi quell'anno è il ricordo più bello che ho di questo posto», ha sottolineato senza esitazione. Ha raggiunto due volte le semifinali dell'unico torneo Atp 500 disputato in Svizzera: nel 2006, quando una sconfitta contro il cileno Fernando Gonzalez gli aveva impedito di raggiungere la finale contro Roger Federer, e nel 2011, quando era stato fermato proprio dal renano.

Nel 2022, trascinato dal pubblico, Stan Wawrinka aveva eliminato Casper Ruud, allora numero 3 del mondo, iniziando alla grande la sua settimana. Due giorni dopo aveva battuto Brandon Nakashima (allora numero 44), prima di soccombere nei quarti di finale contro Roberto Bautista Agut (numero 22 dell'Atp quella settimana). Mentre il vodese occupava la 194esima poltrona, sette mesi dopo il suo ritorno alle competizioni dopo dodici mesi di pausa forzata a causa di un doppio intervento chirurgico al piede.

‘Non tutti i giorni sono così’

Da allora, le occasioni di entusiasmare il pubblico svizzero sono diventate rare. La ‘colpa’ è ovviamente della sua assenza agli ultimi quattro Geneva Open, ma anche, e soprattutto, del passare degli anni e della crescente difficoltà di mantenere l'intensità necessaria ai massimi livelli. «Il mio posto è al 150° posto nella classifica mondiale, il ranking non mente». Anche se, «e l'ho detto spesso, tra la 50esima e la 150esima poltrona, non c'è un grosso divario, ragion per cui le sorprese sono possibili. Del resto lo si vede ogni settimana», come ha dimostrato il monegasco Valentin Vacherot vincendo il recente Master 1000 di Shanghai come numero 204 della classifica. E come lo stesso Wawrinka ha ribadito martedì dominando il numero 52 del mondo. «Sono convinto di essere ancora in grado di battere i giocatori della top 50. E sono felice di averlo fatto di nuovo qui. Martedì ero in forma, ho giocato molto bene, sono riuscito a metterlo sotto pressione servendo bene. Ma non succede tutti i giorni», ha temperato, dopo aver conquistato la sua terza vittoria dell'anno sul circuito Atp.