Svizzera

I Verdi sostengono gli accordi UE ma criticano la clausola di salvaguardia

Salutano il quadro per Berna-Bruxelles e la libera circolazione; definiscono la clausola sull'immigrazione inapplicabile, chiedono correttivi sull'energia e sono favorevoli al referendum facoltativo

18 ottobre 2025
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I Verdi hanno dichiarato di sostenere il pacchetto di accordi con l'UE, prendendo posizione nella procedura di consultazione. Nonostante critichino la clausola di salvaguardia e singole misure sull'elettricità, il partito si dice molto soddisfatto dei testi.

Con gli accordi, i rapporti fra Berna e Bruxelles ricevono, "dopo anni di incertezza", il quadro necessario, scrivono gli ecologisti.

"Riteniamo inaccettabile che il rapporto con l'Unione europea sia ancora incerto", ha detto oggi la consigliera nazionale zurighese Marionna Schlatter alla Radio SRF. Questo non solo per ragioni di politica di sicurezza, ma anche economiche.

Nella presa di posizione, il partito sottolinea il significato per la società di tali accordi con l'Unione europea. La libera circolazione delle persone è uno dei più grandi successi sociali degli ultimi decenni, mette in evidenza la formazione politica.

Clausola "inutile"

La clausola di salvaguardia in materia di immigrazione è invece considerata "sbagliata, inutile e non applicabile", proseguono i Verdi, che temono possa mettere in discussione i risultati ottenuti in materia di libera circolazione delle persone e aumentare il rischio di lavoro nero.

Altri miglioramenti vengono chiesti nel ramo energetico. L'accordo pone basi importanti, ma il partito non è soddisfatto dell'applicazione interna. I Verdi criticano in particolare la proposta di abolizione della retribuzione minima per l'energia elettrica.

Per quanto riguarda una votazione popolare, gli ecologisti - così come il Consiglio federale - sono a favore del referendum facoltativo, senza quindi necessità della maggioranza del popolo e dei Cantoni.