La Lega in una interrogazione mette in discussione le priorità operative fissate dal Municipio della Città
La Città di Mendrisio è pronta a fare luce sui suoi campi sportivi. Bando di concorso alla mano, il Comune ha deciso di dare la priorità ad alcune strutture. Nella prima fase, infatti, tra il giugno e l’agosto 2026, si interverrà sugli impianti di illuminazione del Comunale e dell'Adorna, mentre nella seconda, nello stesso periodo ma del 2027, ci si dedicherà ai campi di Arzo, Rancate e dell'oratorio di Mendrisio. Le scelte dell'autorità cittadina hanno attirato l'attenzione del gruppo della Lega, che in una interrogazione depositata in questi giorni – prima firmataria Simona Rossini – si domanda con quali criteri si sia proceduto, partendo "dagli unici due campi della Città che attualmente non necessitano di manutenzione straordinaria".
Stando alle indicazioni della Federazione ticinese di calcio, si fa notare nell'atto parlamentare, il Comunale risulta omologato quanto a fari fino al novembre del 2026, mentre l’illuminazione dei terreni di gioco dell'Adorna, di Rancate e di Arzo non lo è. In questi ultimi tre casi qualora si presentassero delle problematiche, si ricorda, le partite verrebbero annullate e perse a tavolino. Di conseguenza, si chiede, la priorità non andrebbe data laddove sussiste un problema primario? Quindi, il Municipio "non ritiene che l’ordine di intervento potrebbe essere modificato e ottimizzato?". E soprattutto, sono state effettuate delle verifiche nei diversi centri sportivi sullo stato dell'arte durante le attività serali? Infine, "è stata presa in considerazione la tematica della sicurezza che vede ragazzi e adulti giocare su terreni male illuminati con il rischio di infortuni medio/gravi dovuti alla scarsa visibilità?".