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Arrivati in Lombardia i primi infermieri uzbeki

In Lombardia mancano 10mila infermieri. Un numero che continua a crescere e a preoccupare il Pirellone che non sa come invertire una tendenza che sta sempre più mettendo in crisi il sistema sanitario pubblico. L’ultima decisione presa fa discutere: Regione Lombardia e Repubblica dell’Uzbekistan hanno deciso di collaborare per la formazione e l’inserimento del personale infermieristico. Il progetto contempla l’arrivo in Lombardia di una decina di infermieri uzbeki, giunti in questi giorni. Si tratta della fase iniziale di un programma di cooperazione sanitaria che prevede percorsi di formazione clinica e teorica nell’Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano, con l’obiettivo di rafforzare gli scambi formativi e professionali tra i due Paesi. Un’iniziativa fortemente criticata dal sindacato degli infermieri Nursing Up. “Prima i sudamericani, ora gli uzbeki. E domani? Ma la realtà non cambia: la Lombardia continua a perdere i suoi migliori infermieri – sottolinea Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato, in relazione all’arrivo di 210 infermieri uzbeki entro il 2026 –. Si rincorrono soluzioni-tampone invece di affrontare il problema alla radice: servono condizioni di lavoro dignitose e stipendi competitivi per trattenere i professionisti italiani. M.M.