I cittadini svizzeri espulsi da Israele verso la Giordania, accolti ad Amman.
I dieci cittadini svizzeri che hanno partecipato alla flotilla diretta a Gaza sono stati espulsi oggi da Israele e trasferiti in Giordania. La notizia è stata confermata dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) svizzero.
Tra le persone espulse figura anche l'ex sindaco di Ginevra, Rémy Pagani. Gli espulsi sono stati accolti dall'ambasciata svizzera ad Amman, che si sta occupando della loro sistemazione e del viaggio di ritorno in Svizzera, previsto per domani.
Secondo il DFAE, i cittadini svizzeri sono in buona salute, nonostante le circostanze. Il Dipartimento ha informato gli avvocati degli interessati e l'organizzazione Waves of Freedom, che si metteranno in contatto con le famiglie degli espulsi.
I costi dei servizi forniti saranno addebitati alle persone coinvolte, in conformità con le leggi vigenti. Questa decisione è stata criticata da Waves of Freedom, che sostiene che altre nazioni non addebitano i costi di rimpatrio ai propri cittadini. L'organizzazione spera che le autorità svizzere rivedano questa decisione, definita "poco onorevole", e lodino invece il coraggio dei manifestanti che sostengono il popolo palestinese.
In totale, 19 cittadini svizzeri hanno partecipato alla Global Sumud Flotilla, composta da oltre 400 attivisti a bordo di 41 navi, fermate giovedì e venerdì al largo di Gaza. Domenica scorsa, otto attivisti svizzeri erano già rientrati a Ginevra, mentre un altro era arrivato a Zurigo sabato, dopo essere stati espulsi da Israele e transitati per Istanbul.
Uno degli attivisti, al suo arrivo a Ginevra, ha dichiarato che la flottiglia è stata oggetto di "un vero e proprio attacco militare" da parte della marina israeliana e ha descritto le condizioni di detenzione come "disumane", denunciando "torture e violenze" subite dagli attivisti.