Estero

Reeves ammette, nuove tasse in prossima finanziaria Gb

15 ottobre 2025
|

Il governo britannico di Keir Starmer si appresta a intervenire "sia sulle tasse sia sulla spesa" nell'ambito della finanziaria di autunno che la titolare delle Finanze, la contestata cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, presenterà in Parlamento a fine novembre.

Lo ha detto oggi a Sky News Uk la stessa Revees, riconoscendo per la prima volta in forma così esplicita l'intenzione d'incrementare in qualche misura la pressione fiscale dopo qualche recente accenno parziale mescolato a rassicurazioni contro l'aumento dell'Iva (Vat) o quello della tassazione del lavoro dipendente.

Reeves non è entrata nel merito, limitandosi a dire di essere impegnata a fare sì che "i conti tornino" usando le due leve: a fronte dell'impennata del debito pubblico degli ultimi mesi, di un'inflazione record fra le maggiori economie occidentali e di una crescita del Pil che resta asfittica (seppure meno modesta di quella dei principali Paesi Ue e degli altri G7, Usa esclusi, stando alle ultime stime del Fmi).

Gli analisti danno del resto per scontata da tempo l'attesa di un mix di aumenti di tassi e di ulteriore stretta sulle spese (difesa esclusa) nel quadro della prossima manovra finanziaria. Mentre alcuni esperti calcolano fra i 20 e i 30 miliardi di sterline il nuovo "buco" di bilancio accumulato in questi mesi che la Reeves si troverà a dover coprire. Un calcolo respinto finora dal governo laburista, ma che comunque riflette preoccupazioni emerse almeno in parte anche nell'ultimo rapporto sui conti pubblici presentato alla cancelliera dall'Office for Budget Responsibility, organismo indipendente di sorveglianza del Tesoro.

La notizia sulle tasse rafforza intanto le polemiche dell'opposizione Tory e della stampa di destra, ma alimenta pure allarmi in ambienti più vicini al Partito Laburista, in pesante crisi di consensi in tutti i sondaggi. Tanto più che si aggiunge proprio oggi al parallelo via libera della Bank of England e delle autorità di controllo britanniche al taglio di alcune restrizioni imposte fin dal tempo della crisi finanziaria del 2008 sui super bonus in favore dei banchieri della City.