Eurovision, sul ponte sventola bandiera non binaria
Tutto questo proibire le bandiere in una gara canora, ancor più censurare il vessillo pacifista dell’orgoglio non binario, ci pare un’emerita euroidiozia
In sintesi:
Non si può tenere la politica fuori dai salotti musicali, nemmeno da quelli più esclusivi, perché esprimere un'opinione è di per sé un atto politico. Anche cantare lo è
Vale soprattutto per una manifestazione come l'Eurovision Song Contest che sbandiera da decenni, orgogliosamente, il suo appoggio alla libertà di genere e alle libertà in genere