Il nidvaldese si presenta al cancelletto di partenza della nuova stagione con la voglia di rimpolpare il palmarès
Marco Odermatt attende con impazienza l’inizio della stagione, previsto per domenica col gigante di Sölden. E ne ha tutti i motivi, visti i segnali, tutti positivi, nell’ottica di un altro bellissimo inverno.
Il 28enne sta però concentrando sempre più le sue energie sulla discesa libera. Dopo una stagione magnifica, per due o tre settimane si è riposato a casa, con la famiglia e gli amici, sul Lago dei Quattro Cantoni. Ma poi ha ripreso rapidamente gli allenamenti. Perché, in barba ai risultati, non ha ancora raggiunto il limite del suo potenziale sportivo. Benché all’apice della disciplina, ha ancora fame di vittorie. «La scorsa stagione sono tornato a casa con quattro globi di cristallo: non parlare di vincere ancora sarebbe assurdo», afferma Odermatt, senza peraltro sembrare presuntuoso.
Nella marcia di avvicinamento alla nuova stagione, il nidvaldese ha puntato il suo focus sui dettagli dato che le basi fisiche e tecniche sono già consolidate da tempo. «Come sciatore versatile, credo di essere al top: non potrei fare di meglio». Tuttavia, ritiene di avere ancora margini di miglioramento in discesa, disciplina in cui ha comunque compiuto grandi progressi negli ultimi inverni. «Qui c’è potenziale per migliorare», afferma.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia: come si è visto nella passata stagione, i passi avanti nella disciplina veloce vengono a scapito delle doti tecniche fra le porte più strette, e in particolare nel gigante. «Come sciatore polivalente, si è su una corda tesa. I miglioramenti in un ambito particolare comportano un deficit in un altro».
Odermatt ha già un palmarès di tutto rispetto, con 45 vittorie in Coppa del mondo, tre titoli mondiali, uno olimpico e quattro successi nella classifica generale di Coppa del mondo. Come per Marcel Hirscher prima di lui, ci si chiede cosa lo motivi ancora.
Investire maggiormente nella discesa è un punto fondamentale per lui. Il nidvaldese sogna di colmare una delle poche lacune nella sua bacheca personale e vincere la libera di Kitzbühel sulla mitica Streif. E, dopo l’oro nel gigante a Pechino nel 2022, vorrebbe anche un titolo olimpico nella velocità.
Pure i record sono una motivazione: Odermatt è al quinto posto per numero di successi in Coppa del mondo, ma c’è ancora molta strada da fare per raggiungere il leggendario Ingemar Stenmark (86 vittorie).