Svezia, Slovenia e Kosovo: sulla carta la Svizzera è la favorita nella campagna qualificativa che si apre venerdì. Ma tra il dire e il fare...
È con il sesto lasciapassare consecutivo per la fase finale che la Svizzera s'appresta a cominciare la marcia che porta ai Campionati del mondo del 2026. Quella che comincerà ufficialmente venerdì con la partita contro il Kosovo, per la Svizzera sarà tuttavia una marcia di avvicinamento atipica per avversari, date e formula.
Con solo quattro squadre in lizza, il girone è più piccolo rispetto alle qualificazioni precedenti. Di conseguenza, con meno partite i punti e gli errori peseranno ancora di più. Sul cammino che porta al Mondiale d'oltre Atlantico, la Svizzera si ritroverà Svezia, Slovenia e Kosovo. Con i rossocrociati che, essendo una squadra della prima fascia, si presenta ai nastri di partenza con lo statuto di favorita. Basta tuttavia dare uno sguardo all'esito dell'ultima Nations League per capire fino a che punto il girone B sarà equilibrato: complice la retrocessione della Svizzera e le concomitanti promozioni di Kosovo e Svezia, tutte e quattro le selezioni l'anno prossimo giocheranno infatti nella Lega B.
La selezione svedese può contare su diversi giocatori che durante il mercato estivo si sono accasati in club più blasonati. Viktor Gyökeres è partito alla volta dell'Arsenal in cambio di 66 milioni di euro, Anthony Elanga al Newcastle per 62 milioni di euro, e il trasferimento di Alexander Isak dovrebbe diventare quello più costoso della storia della Premier League, con il Liverpool pronto a sborsare 150 milioni di euro. Cose che la dicono lunga sulla potenza offensiva della Svezia.
In Slovenia spicca il nome di Benjamin Sesko, anch'esso uno dei trasferimenti più costosi dell'estate col suo passaggio al Manchester United (circa 77 milioni di euro). Gli sloveni dispongono di una difesa estremamente solida, come dimostra l'Europeo 2024: dopo tre pareggi in un girone comprendente Danimarca, Serbia e Inghilterra, la Slovenia ha perso solo ai rigori contro il Portogallo negli ottavi di finale.
La Svizzera stessa ha sperimentato tre volte nel recente passato quanto il Kosovo sia un avversario scomodo: dopo il pareggio in una partita di preparazione nel 2022, anche i due duelli disputati nelle qualificazioni a Euro 2024 si sono conclusi con una divisione della posta.
Sei le partite che ogni squadra disputerà, spalmate su 74 giorni: due a settembre, due a ottobre e due a novembre. La Svizzera inizierà il suo percorso ospitando Kosovo e Slovenia. In ottobre i rossocrociati saranno invece confrontati con una doppia trasferta: in Svezia e in Slovenia. La vera prova del nove potrebbe però essere quella della prima partita dell'ultimo blocco, a novembre, che vedrà gli uomini di Yakin ricevere la Svezia, prima dell'ultimo match contro il Kosovo.
Alla Coppa del mondo 2026 in Canada, Stati Uniti e Messico, saranno 48 le squadre in lizza, invece delle 32 come finora. Sedici saranno le selezioni europee (tre in più rispetto al recente passato). Tra le 54 squadre dell'Uefa (la Russia è ancora esclusa a causa della guerra in Ucraina), le dodici vincitrici dei gironi qualificativi otterranno il lasciapassare diretto per la fase finale, mentre gli ultimi ticket saranno messi in palio negli spareggi. Le dodici seconde classificate dei gironi e le quattro squadre che si qualificheranno tramite la classifica della Nations League saranno suddivise in quattro gironi, con semifinali e finali per ciascuno, il cui vincitore volerà oltre Atlantico. Le semifinali si svolgeranno il 26 marzo, le finali cinque giorni più tardi. Al momento del sorteggio dei gironi, il 5 dicembre, non saranno quindi ancora note tutte le squadre partecipanti provenienti dal Vecchio continente.