Sci

Lara Gut: ‘Tutto ciò che ho avuto è stato per me come un regalo’

La 34enne ticinese, che sta per cominciare la sua 18ª e ultima stagione agonistica, traccia un bilancio della sua lunga carriera

21 ottobre 2025
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Lara Gut-Behrami comincerà nel weekend a Sölden, a 34 anni, la sua 18ª e ultima stagione agonistica, un periodo che sarà inevitabilmente costellato di addii: ad esempio al celebre ghiacciaio austriaco, a Sankt Moritz e alle Olimpiadi. Ma di spazio per la nostalgia ancora non ce n’è: «Per ora – dice la ticinese con la maturità sviluppata in quasi due decenni di competizioni ad altissimo livello – tutto mi pare uguale agli altri anni». Del resto, anche l'inevitabile ritiro fa parte della vita, e Lara lo sa, e così preferisce concentrarsi sul presente.

A Sölden Lara Gut ha vinto 3 volte il gigante d'apertura della stagione (2013, 2016 et 2023), altrettante volte ha conosciuto l'eliminazione, mentre lo scorso anno – per la prima volta – non ha preso parte alla gara: dopo la ricognizione del mattino aveva detto di non sentirsi abbastanza in forma. «Troppi rischi», spiegò. «Non vorrei che un infortunio metta fine alla mia carriera». Diversi i fattori che determinarono quel forfait: guai a un ginocchio, influenza e affaticamento mentale. «Ammettere che non tutto è sempre possibile, per me, è stato più importante che vincere un titolo. Ciò mi ha permesso di vincere per così tanti anni. Per emergere ad alto livello, bisogna a volte essere severi con se stessi».

La scorsa estate, la campionessa di Comano ha concesso al proprio fisico un po’ di riposo e diversi momenti di recupero: «È necessario farlo, verso fine carriera», racconta un'atleta che, ormai, non deve più dimostrare nulla a nessuno. Nelle 394 gare di Coppa del mondo disputate, è salita sul podio ben 100 volte, cogliendo 48 successi. Nella sua bacheca ci sono 2 classifiche generali e 7 coppette di specialità, oltre a 9 medaglie mondiali e 3 a livello olimpico. Fra l'altro, Lara è stata elette Sportiva svizzera dell'anno in 3 occasioni: «Ho ottenuto molto più di quel che avrei potuto sperare, e su un arco di tempo ben maggiore del previsto. Per me è stato un regalo».

Il maggior obiettivo per quest'ultima stagione, dunque, è di terminare l'avventura in buona salute, per affrontare al meglio la vita nel post-agonismo. Va però detto che le Olimpiadi del prossimo inverno le daranno la chance di chiudere la carriera davvero nel migliore dei modi: «Al momento, comunque, ho la sensazione di essermi meritata tutto ciò che ho ottenuto, e che non ho più molte cose per cui battermi».