Difficilmente l'italiano sarà squalificato, anche se la Wada dovesse impugnare la sentenza dell'agenzia antidoping del mondo del tennis
In sintesi:
L'innocenza del tennista italiano nel caso di doping che lo vede coinvolto pare fuori discussione, ma certo il suo staff ha agito con leggerezza
Questo caso torna a far riflettere sul fatto che nel tennis, a differenza che in altri ambiti sportivi, la lotta alle pratiche proibite è sempre parsa piuttosto blanda, se non addirittura avversata