Ticino

Politica in lutto: addio a Franco Masoni

Aveva 97 anni. Figura di spicco del Plr: consigliere comunale a Lugano, deputato al Gran Consiglio, al Nazionale e agli Stati. Parlano Speziali e Giudici

Franco Masoni
(Ti-Press/F. Agosta)
19 ottobre 2025
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Politica in lutto: è morto Franco Masoni. Aveva 97 anni. Avvocato e notaio, figura di spicco del Plr (nel 1946 aderì al movimento giovanile del partito, della cui destra fu uno degli esponenti principali), Masoni fu consigliere comunale a Lugano dal 1956 al 1972 e poi dall’82 al 1990, deputato al Gran Consiglio dal 1959 al 1975, consigliere nazionale dal 1967 al ’75 e consigliere agli Stati dal 1975 al ’79 e dal 1983 al 1991. Lugano, Bellinzona e Berna. Una lunga carriera politica che lo vide appunto impegnato nei tre livelli istituzionali: comunale, cantonale e federale.

Scuole a Lugano, poi diritto a Heidelberg e all’Università di Berna. Conseguita la laurea nel 1955, due anni dopo aprì uno studio legale a Lugano. Fu anche presidente del Rotary Club Lugano, tra il 1983-84. Fece inoltre parte di diversi consigli di amministrazione, tra cui quelli della Società di banca svizzera e della Banca della Svizzera italiana. Ma ricoprì ruoli di primo piano anche in associazioni culturali e curò pubblicazioni.

Franco Masoni lascia le figlie Marina, Giovanna e Paola. Marina è stata in Consiglio di Stato per tre legislature dal 1995 al 2007, Giovanna è stata municipale di Lugano, città per la quale ha ricoperto anche la carica di vicesindaco. È presidente del Consiglio regionale Ssr.Corsi.

Speziali: 'Contribuì ad alimentare una sana dialettica all’interno del partito’

«Con la morte di Franco Masoni se ne va un pezzo di storia politica non solo del partito, ma anche del Canton Ticino – dice alla ‘Regione’ il presidente del Plr Alessandro Speziali –. Era uno dei maggiori e più qualificati ambasciatori di una corrente del partito, quella di destra. Franco Masoni, Sergio Salvioni, Argante Righetti, per citare altre due figure di riferimento del Plr che ci hanno lasciato in tempi recenti, avevano visioni sì diverse della società, ma questa diversità rappresentò un valore aggiunto per il partito, in quanto alimentò una sana dialettica nel Plr e un confronto che fu non solo politico, ma pure culturale: tutto questo nell’interesse del Ticino. Per questioni anagrafiche, non ho vissuto politicamente quegli anni. Tuttavia – aggiunge Speziali – i loro scritti, le loro dichiarazioni attraverso i resoconti giornalistici e i libri storia rimangono: ci hanno lasciato in eredità più chiavi di lettura del liberalismo, valide e utili ancora oggi in un Ticino nel frattempo cambiato. Da parte del Plr le più sincere condoglianze alle figlie Marina, Giovanna e Paola. Che del padre hanno la stessa passione per la politica vissuta quotidianamente».

Giudici: ‘Un intellettuale in politica. Ideologicamente un liberale intransigente’

Classe 1938, avvocato, un passato professionale da procuratore pubblico, deputato al Gran Consiglio per più legislature e consigliere nazionale per una (dal 1983 all’87), Luciano Giudici è una voce ancora autorevole nel Plr. Da noi contattato, così ricorda Franco Masoni. «È stato sicuramente uno fra i politici ticinesi più importanti del Secondo dopoguerra. Un intellettuale in politica – rileva Giudici –. Franco Masoni partiva dalle idee per le quali combatteva, cioè per un liberalismo democratico, per affrontare in veste di politico attivo i problemi concreti della società ticinese e svizzera. Si potevano approvare o meno le sue convinzioni ma erano convinzioni chiare e sviluppate con rigore. Dal profilo ideologico era un liberale intransigente. Tra Sartre e Aron non aveva dubbi: stava dalla parte di Aron».