La granconsigliera del Centro Rosanna Spagnolatti chiede al governo retico un intervento all’Ustra per risolvere il problema che tocca le auto nel tunnel
La galleria San Fedele a Roveredo, nella quale negli ultimi anni si sono verificati alcuni importanti incidenti, possiede una spiacevole caratteristica: quando si entra, in particolare dal portale nord, il parabrezza delle vetture tende ad appannarsi improvvisamente, soprattutto in condizioni di elevata umidità o di precipitazioni. Questo sia sulla superficie esterna dei vetri, sia nell'abitacolo qualora non si blocchi per tempo l'entrata dell'aria attraverso le bocchette. Una situazione che genera un elevato rischio di incidenti. Lo sottolinea la granconsigliera grigionese del Centro, Rosanna Spagnolatti, in un atto parlamentare presentato al governo di Coira, nel quale si chiede all’Esecutivo di attivarsi con l’Ufficio federale delle strade (Ustra) affinché venga trovata una soluzione al problema. “Sono stati segnalati episodi incidentali riconducibili in modo diretto a tale fenomeno – sottolinea nel suo scritto la vicesindaca di Buseno –. L’appannamento dei parabrezza, che si verifica in pochi secondi, compromette infatti in modo totale il campo visivo dei conducenti.
Non si tratta, tuttavia, di un fenomeno circoscritto alla galleria di San Fedele. Lo stesso problema era stato riscontrato nella galleria Isla Bella, tra Rothenbrunnen e Bonaduz, “dove è stato implementato un sistema di segnalazione automatica che, in presenza di condizioni meteorologiche avverse, invita i conducenti ad attivare i tergicristalli e la ventilazione interna per contrastare l’appannamento dei vetri”.
Nella primavera del 2024, il gruppo regionale Mesolcina e Calanca del Tcs era già intervenuto con l’Ustra per segnalare il fenomeno, “sollecitando l’adozione di una misura analoga a quella adottata nella Galleria Isla Bella. L’Ufficio federale delle strade aveva a sua volta comunicato di aver preso in esame la questione e di voler individuare una soluzione adeguata. A oggi, tuttavia, non si registrano misure d’intervento e il livello di rischio rimane elevato”, prosegue Spagnolatti.
Sulla base di queste considerazioni, la deputata del Centro inoltra al governo grigionese due puntuali richieste, chiedendogli di attivarsi con un “intervento presso Ustra per l’adozione di una soluzione tecnica a breve termine in grado di eliminare o ridurre significativamente il rischio di incidenti derivante dall’improvviso appannamento dei parabrezza all’ingresso della galleria San Fedele” e di “far presente a Ustra la necessità e importanza di integrare misure preventive già nella fase di progettazione e costruzione delle gallerie lungo la rete nazionale grigionese, con particolare attenzione ai tratti soggetti a variazioni microclimatiche repentine, al fine di prevenire il ripetersi di analoghe criticità e garantire un adeguato livello di sicurezza stradale”.
Rimane da capire il motivo per il quale il parabrezza si appanna con tanta facilità. Non c’è nessuna spiegazione particolare, secondo l’Ustra. Si tratta semplicemente di un principio fisico che chiama in causa le temperature all’interno e all’esterno del tunnel. Per quanto riguarda il caso specifico, però, l’Ufficio federale delle strade non può, al momento, entrare nel merito: «Trattandosi di un atto parlamentare – ci ha riferito la portavoce Tosca Marci – prima di prendere posizione dobbiamo attendere che sul tema si esprima il governo grigionese». L’Ustra è comunque a conoscenza del caso e ha iniziato a occuparsene già dallo scorso anno. Per capire quali sono gli interventi sin qui messi in atto e quale sarà la strategia futura, occorre però attendere che sul tema si esprimano le autorità retiche. Per il momento, l'unica soluzione è anche la più logica: azionare il tergicristalli e accendere il condizionatore.