Ticino, Grigioni e Vallese: di 120 milioni l’importo 2024 della compensazione sulle remunerazioni dei lavoratori al beneficio del regime transitorio
L’importo, per l’anno 2024, della compensazione finanziaria sulle remunerazioni dei frontalieri che beneficiano del regime transitorio ai sensi dell’articolo 9 del nuovo Accordo sull'imposizione dei lavoratori frontalieri, ammonta, per i Cantoni Grigioni, Ticino e Vallese, a 120'173'305 franchi, già versati all'Italia a fine giugno 2025. È quanto ha reso noto la delegazione elvetica nel corso del primo incontro tra Svizzera e Italia, tenutosi ieri, in applicazione dell'Accordo. La delegazione svizzera ha inoltre fornito i dati riguardanti il numero di frontalieri italiani soggetti al regime transitorio, che lavorano nei cantoni interessati dall’Accordo, pari a 77’358, ripartiti per Comuni.
La delegazione svizzera, indica una nota del Dipartimento finanze ed economia, era composta dai rappresentanti del Canton Ticino, con il Direttore della Divisione delle contribuzioni Giordano Macchi, delle Amministrazioni delle contribuzioni dei Grigioni e del Vallese, della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali e dell'Amministrazione federale delle contribuzioni. Quella italiana era composta dai rappresentanti del Ministero dell’economia e delle finanze, in particolare del Dipartimento delle finanze, dell’Agenzia delle entrate, della provincia autonoma di Bolzano, della Regione autonoma Valle d’Aosta, della Regione Lombardia, della Regione Piemonte, della Comunità comprensoriale Val Venosta, dell’Associazione dei comuni italiani di frontiera, dell’Ambasciata italiana e del Consolato generale d’Italia.
L’Accordo del 23 dicembre 2020 relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri si applica dal 1° gennaio 2024, ricorda il Dfe. Quella svoltasi ieri era dunque la prima riunione della commissione mista prevista dall’articolo 6, paragrafo 2.
Le autorità competenti e i rappresentanti delle autorità fiscali dei Cantoni e delle Regioni italiane si sono inoltre occupati di aspetti pratici, sia informatici che giuridici, legati all’applicazione e all’interpretazione dell’Accordo. Si sono anche accordati, segnala ancora il Dfe, su alcuni aspetti organizzativi dei futuri incontri della commissione mista.